Pairi-Daeza, a pochi metri dal muro

05.03.2019

Arrivano in stormi, in branchi, in fila, di notte e di giorno, in silenzio, nella sapienza delle loro pelli intatte e piume lucide multicolore. Nei loro movimenti, nei loro occhi che non ti conoscono, puoi percepire quella vita che è più forte della tua incredulità e della tua falsa sicurezza. Li vedi dalla feritoia che hai aperto sul quel muro di cinta che hai costruito quando sei uscita dal paradiso.

Più che uscire sei entrata in quel claustro che chiami civiltà e sei diventata, tramonto dopo tramonto, guerra dopo guerra, tortura dopo tortura, incatenata dapprima e poi seduta nella comoda gabbia, schiava solo delle tue tristi cicatrici, sempre più incapace di ritornare alla Madre Selvaggia, allo stato permanente dell'Essere. 

Pensi che il tuo muro sia forte, perché i mattoni con cui l'hai costruito sono fatti di paura e di rinuncia, di manipolazione e di delitti mai commessi. Eppure, credimi, visto da qui il tuo muro è più fragile di una barchetta di paglia e sta cadendo a pezzi nella stesse dimensioni che è stato fondato.

Appena guardi fuori non trovi il caos che ti aspetti, trovi solo calma e pace e gli animali del paradiso che a pochi metri dal tuo muro sono seduti o sdraiati ad aspettare. E non hanno né fame, né sete, e c'è un ombra dolce sotto la quale sonnecchiano e a volte cantano per riconoscersi e salutare un Sole che non tramonta mai.

Sono venuti in tanti a risvegliarti, ma stanno a pochi metri dal tuo muro, rispettando quella distanza che hai messo. Alcuni passano solo, non si fermano. Altri sono lì per un tempo pronti a risponderti, se solo tu li chiamassi per nome, se li riconoscessi come parte di te. Invece tu, come un fantasma, dietro a pietre che neanche tu hai messo, ti nascondi mentre li guardi. 

Da cosa ti nascondi piccola anima, dietro il muro che hai messo tra te e la Verità? Sei venuta ad esplorare questo mondo accettando di esserne per sempre separata e nemica o aspetterai che il muro cadendo ad un tuo cenno ti denudi di nuovo e ti lasci il privilegio di mille vie per conoscere chi sei?