Anemos

25.07.2023

Il vento che ti muove, che ti spezza, che ti culla, il vento che ti raggiunge, ti accarezza, ti sussurra, ti consola. 

Il vento che accorcia la distanza, che innalza e poi discende la montagna, il vento che ti bagna, che ti scuote, il vento non è poi così diverso dall'amore. 

Tu lo vedi fuori, che imperversa furioso o che sommuove l'equilibrio delle cose, appena percettibile, per farsi ascoltare. Tu lo vedi fuori perché ancora credi nella separazione, perché non sai distinguere il tuo respiro dall'anelito della terra. Sarà forse perché in te terra e cielo sono rovesciati?

Tu lo vedi fuori l'amore che collega l'ala al vento, il fiore all'acqua e la terra alla roccia? Come il blu oltremare si mescola con il verde smeraldo e il nero della notte? Come si fa strada nel grigio perla il bianco lucente della Stella.

Eppure tutto succede inaspettatamente dentro di te.

Succede senza che tu te ne accorga per la maggior parte della tua esistenza. Semplicemente per amorosa risonanza.

O per lucida bellezza, estrema presenza, essenza divina che mai ti abbandona.

Anche quando come foglia secca ti contorci dentro il tuo dolore e ti lasci sprofondare nel sonno dell'inverno mentre intorno a te cantano le cicale in un tramonto di mezza estate.

Il vento ti dice: "E' tempo! E' tempo di arrenderti all'amore invisibile!

E' tempo, respira! Lasciami entrare, spalanca tutte le tue finestre! Non negarmi il passaggio al tuo cuore"

Ascolta anima indomita e i tuoi nuovi sensi si apriranno.