Apparenza
Lungo e meraviglioso è il viaggio verso il tempio interiore, insidioso come le false apparenze, faticoso come la mancanza, ma lucido, lucido come la prima notte, come il dorso della balena che ti è venuta a cercare, coraggioso come la fiducia che si espande saltando da una roccia all'altra.
Tutto cercherà di distrarti dalla tua meta, dal tuo ritorno, dal tuo inizio e quando toccherai il tempio senza pareti che nessuno ha mai violato sgorgherà acqua limpida e fresca dai tuoi polsi. Perché la volontà con la quale hai tenuto il tuo carro si scioglierà in cascate, fiotti, rivoli, correnti, e presto dimenticherai lo sforzo, il paradosso, la contraddizione: vedrai emergere dall'acqua solo ciò che è vero e ciò che resiste alla cristallizzazione.
Solo lo specchio riflette l'apparenza, ma quel velo che copre la realtà ti può ingannare e portare verso strade senza meta, tu hai già tutto ciò che ti serve ma niente ti appartiene, perché desiderare altro se non hai lo spazio per quello che conosci già?
Distaccati dall'apparenza.
Cerca la superficie pura che la riflette, quello è il mezzo che ti serve, la purezza, non ciò che vi si affaccia.
Quando ti avvicinerai al tempio si concretizzerà dentro di te la chiave con la quale aprire la porta che tanto tempo fa è stata chiusa per allontanare i predatori di innocenza.
Io ti dico: il tempo ha maturato nuove rotte e le antiche sentenze devono essere bagnate nei nuovi pozzi che stanno cantando dal deserto, solo così ne vedrai la Verità.
Ciò che scorgi in apparenza è solo il movimento del labirinto che si dipana intorno al suo centro. Non è importante quando vaghi nel labirinto, è importante l'istante in cui ne esci. Scorgi quindi ciò che si cela, ciò che è velato, ciò che appare e scompare, ciò che non hai mai visto.
E' il filo che conta nel tuo cammino, poiché io ne detengo il capo.