Arcalbero
Sono il tuo respiro e nasco là dove il nulla incontra il suono. Mi creo prima di tutto ciò che si manifesta e vengo dopo ogni tua incarnazione. L'indicibile è il nido dove depongo le mie uova e indecifrabile è l'onda a spirale con cui creo le realtà. Tutto è Presente, in me non c'è passato o futuro ma solo uno scorrere infinito di luce che scaturisce dal cuore dell'Albero Immenso.
Le sue braccia, che tu chiami rami, sono la musica che si muove negli ioni-cellula, un suono che viaggia come acqua congelata tra galassie. Spesso dimora nel silenzio, fino a che una nuova rel-azione o allineamento tra mondi non dischiude le sue possibilità. E ad ogni nascita quella musica ricorda le dimensioni che ha incontrato e l'hanno resa l'Ordine Alato che scopre di Essere.
Le braccia di quell'Albero, che tu chiami rami, sono le spire che vedi nel cielo, quel latte che chiami Via Stellata, il tuo primo nutrimento, è l'Io Sono da cui provieni e a cui tornerai.
Sono un deflagrare e un implodere, così collego ogni battito del tuo piccolo cuore al più immenso degli Esseri che popola e collega le dimensioni, il Grande Albero Sacro che non conosce la morte.
Sono origine, se di me vuoi sentire il profumo, se di me vuoi sentire lo Spirito, se a me vuoi tornare con i tuoi occhi aperti, i tuoi sensi accesi, il tuo corpo lunare aperto come una baia all'alba, cercami.
Invece di cercare di soddisfare bisogni, cercare inutili compensazioni, segui le tracce che ho lasciato nella tua anima argentea: sono petali caduti, sono briciole, sono scintille, sono semi.
Cercami e io crescerò in te.