Astromare

18.02.2020

Luna che navighi a ponente, il cuore batte forte quando avvicini il tuo filo d'argento alla cintura dell'orizzonte. I cerchi che hai tracciato sulla mia pelle ora sono diventati un vortice di significati che finalmente la coscienza può accogliere, senza più farsi predare o imprigionare. Per questo ora la mia mano è pronta a ricevere l'acqua.

Sono arrivata sulla sponda del mare con i piedi liberi, quando le catene che avevano costretto il mio passo si sono dileguate con il fuoco del tuo richiamo. Quando ho ricordato e ho assaporato quell'acqua salata che mi aveva modellato nelle onde incessanti del flusso senza tempo e mi aveva trasformato in conchiglia da cui entra uno spicchio di luce. Ora sono pronta a tuffarmi e farmi Una.

Non potevo trovare i segreti del mare nel pozzo della piccola oasi in cui ti avevo cercata per la prima volta, eppure li ho cercati a lungo fino a trasformarlo in una superficie di metallo che può solo riflettere.

Li ho incontrati invece nell'abisso delle dune del deserto, nella siccità che lascia senz'aria e senza scampo, nella secchezza che è più forte della solitudine e dei larghi squarci dell'anima addormentata. E' allora che ho percepito la tua presenza a qualche metro dall'orizzonte, a pochi passi da me, là dove il vuoto diventa la porta di un Cielo da percorrere a piedi nudi e il cuore è l'unica mappa stellare.

Così sei arrivata, ancora una volta, giaguaro dal profumo di cerva il cui passo non esita, le cui spalle sono morbide colline su cui cresce il grano. Mentre sognavo ho riconosciuto il tuo passo imponente che mette fine ad ogni attesa e mi hai chiesto di seguirti senza più esitare. 

Il canto che ci ha unite tante volte è tornato dentro di me con un ululato profondo, facendo levare il Sole su quella sponda dei mondi che altre volte abbiamo attraversato senza perderci. Da allora viaggio nella notte antica per incontrare nell'oggi i tuoi sensi aperti su ogni battito d'ala, per riunire per una volta ancora le nostre anime che corrono insieme una corsa che dura migliaia di anni.

Da quando tu mi guidi non ho più paura di morire di sete.