Come suona la notte
Ora che hai aperto la porta a questa voce che ti prende per mano e ti mostra il paesaggio che hai dentro, puoi chiudere gli occhi e sciogliere i nodi che hai posto alle tue vele. Li hai accuratamente celati dietro grandi promesse, ma in realtà quando scorri la mano sulla corda per liberare il vento, senti la stretta del nodo in un luogo più profondo di prima, e non conosci il significato di quella forma né riconosci chi l'ha fatto e perché. Avevi pochi anni quando per la prima volta dovesti ridurre la corsa del tuo navigare, l'esaltazione dell'impatto senza rischio con le onde, perché nel tuo istinto verso la vita sei nata invulnerabile.
E' difficile ricordare le manovre che hanno formato il nodo nella corda del tuo cuore, ma ecco ora che ci sei di fronte, a quel restringimento, a quella riduzione del tuo movimento spontaneo, la donna che sei oggi, grande come una montagna dai mille paesaggi, sente ancora quel dolore come se nessun tempo fosse mai passato. E resti sorpresa di fronte a quella piccola eternità circolare di cui sei fatta, mentre ti hanno abituato a pensare la vita dentro a una progressione lineare.
Oggi, in questo tuo fluire inaspettato, nella ricchezza della terra interiore che coltivi con braccia generose e potenti cariche di Sole, e gambe forti che il fango non fa indietreggiare, sciogliendo quel nodo, ti dissolvi. E al posto di quel tempo trattenuto, quel cristallo di te, si libera un suono che è tuo e non più tuo, perché è il suono della notte cosmica: Lilith.
Ascoltalo bene, quel suono scuro e fertile, antico come il verso di un animale nella notte, così come luce nelle profondità della tua anima elementale, lo puoi seguire fino a ritornare a galla, tu dissolta, infinitamente unita al tutto, e nuovamente intera, senza più corde per il vento, ma tu Vento e Acqua che torni a mutare.
A te inconoscibile creatrice è stato concesso di ricordare il tuo Vero nome: un nodo dopo l'altro, risuonando nell'ossatura delle consonanti, che sono quell'albero immenso che ti porti dietro, scioglierai al vento le tue, solo tue, vocali.