Corpo celeste

12.06.2018

Quello che tu chiami corpo, il tuo guscio, la forma cangiante con cui ti identifichi è il veicolo del tuo viaggio, con il quale attraversi gli spazi immensi e infinitamente piccoli del soffio senza tempo della Madre. E' molto antico anche quando sei appena nat@, e in nessun momento si distoglie dall'attenzione a ciò che lo nutre, lo istruisce e lo rende prezioso. Specchiandoti, il fiume ti rende una immagine di come stai camminando in questa dimensione del divenire, ma se i tuoi occhi fisici sono aperti e il tuo cuore è chiuso, vedrai solo la corteccia del tuo meraviglioso albero, e non la sua linfa d'argento, la luce brillante che lo rigenera ogni notte, l'intreccio che tesse con gli altri alberi sotto la pelle scura della Terra. 

Il corpo che hai addosso è denso perché sei sces@ fino a questa densità terrestre, un avvento che hai deciso di intraprendere per conoscere e portare conoscenza, scoprire ed essere scopert@, vedere ed essere vist@ dagli occhi infiniti della Coscienza. Quella matassa di Luce che senti al centro del petto, che vibra al centro del tuo Spirito, attorno al quale ruota la dimensione densa in cui viaggi, è quella che ti collega all'Origine. Al primo passo che hai intrapreso. Ma è solo l'involucro che è denso, ciò che contiene non ha peso, è come un disegno che tracci ogni giorno. Quella matassa di Luce è il tuo Corpo celeste, grande come un continente e piccolo come un cristallo di sale.

Nel tuo Corpo celeste non ci sono distanze, il punto dell'origine e la linea che stai tracciando oggi, sono uniti. Non ci sono interruzioni, ogni volta che sei arrivat@ qui e te ne se andat@, le tue nascite e le tue morti, i frutti che hai raccolto e quelli che devi ancora assaporare sono tutti incisi in quella Coscienza, sono quel disegno che somiglia ad un volo, che è anche la mappa in cui il tuo Spirito si muove silenzioso, come un uccello nel cielo notturno.

Ciò che vedi fuori da te è una immagine che ti mostra come sta il tuo Corpo Celeste e come cammini nella dimensione dell'Essere. E' come il fiume che fa da specchio, cambia e non è mai lo stesso. Aprendo tutti i tuoi sensi puoi afferrare la traccia del tuo volo e, se vuoi, farne una mappa affinché i tuoi movimenti terresti seguano la rotta che sta compiendo il corpo del tuo Cielo.