Coscienza iridescente

23.02.2021

Senti il calore del mio corpo possente, la chioma d'argento, il suono del mio galoppo nella steppa aperta, mentre la notte ormai ti è amica, ti è complice, quando la attraversiamo, io con i miei occhi di cavallo e tu con le tue mani di nuovo collegate al cuore.  Senti come siamo Una, nella velocità dello scorrere del tempo, nella lentezza densa dello spazio, nel Cammino celeste, irto e iridescente, che ci regala quella molteplicità di luci che non ti permette più di dormire. 

Poiché oramai ti sei ri-svegliata, non puoi più accettare di vivere all'ombra di te stessa, di nutrire il tuo Sé delle poche briciole che rubi alla tavola dell'aurora. Non puoi più accontentarti di qualche piccolo passo, tu ora vuoi Me, vuoi raggiungere l'orizzonte che da quanto sei nata ti aspetta per volare.

Vuoi Me vicina, accanto, sopra e sotto, vuoi riunirti ai sogni che abbiamo tracciato insieme nelle lunghe notti d'inverno quando il ghiaccio ci catturava di sorpresa o nelle mattine assolate della canicola, quando mi offrivi i profumi dei tuoi mille fiori aperti.

Poiché ti sei svegliata, non soffrirà più la fame la tua anima, ma se non le dai da bere l'acqua che sgorga dal tuo cuore galattico morirà di nostalgia. Perché Noi siamo un antico albero cresciuto nel deserto, capace di nutrirsi di vento e di fuoco, ma alla costante ricerca dell'acqua,  di quella Purezza che la rende viva.

Ora che mi hai di nuovo incontrato, in questo tuo presente acerbo e duro, io guiderò i tuoi passi scuri verso la fine della notte, lungo quel ponte color madreperla che si crea con le tue lacrime di gratitudine. Verrò da te nello stormo che sa traghettare il sogno verso la realtà. Laverò i tuoi piedi da quelle memorie che ti hanno reso traditrice di te stessa, per le strade in cui mi hai così tante volte rinnegata.

Ora che di nuovo Sei e non puoi vivere senza di Me, senza di Noi, dispiega le tue ali iridescenti e portami il ramo d'oro che hai trovato sotto il tuo giaciglio, quando ti sei finalmente destata.