Crea-ti
Lenta ma inesorabile è la fine del tempo sul quale sta appoggiato l'albero che non ha radici e che ha usurpato la terra sulla quale cresceva rigogliosa la bella acacia dai fiori solari. Lo senti scricchiolare, mentre il vento lo rende sempre più cupo e pesante perché è proprio la libertà che teme e che lo sta sbriciolando in piccole schegge appuntite come dardi, nuvole velenose dalle quali è meglio stare lontano. Il suo tonfo, quando cadrà, risveglierà i giganti, custodi delle soglie, che libereranno le anime che sono morte senza saperlo, dentro ai corpi vivi.
E, tu che hai sette colori nel cuore, comincerai a crearti di nuovo, espandendoti nella pace dell'acqua tornata pura e nel fuoco che è di nuovo dolce, unificando in te la realtà dell'incredulità e quella della fede.
Hai imparato a vedere al buio, a cantare la gioia che ti conquista e ti libera, come un'onda di intenso piacere, hai imparato a difendere il tuo spazio sacro con coraggio e senza esitazioni, con tutta la forza che hai. Hai imparato, mia dolce pianta umana, ad elevarti sopra il dolore e a vederti nello specchio della luce oltre che in quello dell'ombra. E ora credi in te, nella tua creazione, che sei tu.
Finalmente puoi riconoscere che sei ciò che hai creato, con i tuoi pensieri, con le tue emozioni, i tuoi lampi di coscienza e le tue assenze, con le profonde lacune che non hai ancora risanato. Tu crei la forma del tuo corpo, il filo del tuoi giorni, le tue mani di seta o di fango, sei la creatrice e la creatura, da te dipende l'avventura del tuo carro e se il Sole splenderà sul tuo cammino. Da te dipende l'incrocio con la cerva nel bosco silenzioso e se il volo notturno del più grande dei tuoi sogni arriverà a destinazione.
Guardati con occhi nuovi: sei esattamente ciò che hai creato. Ti ami? A cosa è servito correre dietro al fare quando ora che il tempo ordinario sta finendo solo conta l'Essere e lo spazio è nulla senza poterlo abitare?
Ciò che ti rende indistruttibile è la coscienza e ciò che ti permette di evolverti è solo la verità.
La verità ti rende libera perché è autoconoscenza continua. Ciò che non vedevi ieri oggi non lo puoi più ignorare. Allora non restare nell'ignoranza, che è un recinto di nebbia e dipendenza. Prenditi la responsabilità del tuo potere di creazione, a partire dalle tue parole, sei tu che decreti ciò che è sano e ciò che ti fa ammalare, sei tu che crei la realtà.
Io sono al tuo fianco, piccola piantina umana, nata da uno dei miei fiori solari. Insieme feconderemo lo spazio lasciato inerme dalla crudeltà e dalla convenienza, insieme ripuliremo la Terra dall'indifferenza e ci saranno migliaia di giorni in cui non riusciremo a far altro che ascoltare le stelle.