Custode della soglia

03.03.2020

Ho visto le tue mani bianche come il sale che brilla al sole e ho respirato fino in fondo il vento che ti ha portato a me, come se fosse la prima volta che potevo veramente a respirare. Le tue mani grandi come nuvole, presagio di un cuore senza latitudine che non si è lasciato mai oscurare, sono giunte fino al mio spicchio di terra, quello su cui crescono gli alberi che reggono il mondo e dove nascono continuamente sirene che cantano i segreti dell'acqua.

Nel lento navigare verso i movimenti a spirale della madre dagli occhi lunari hai rotto il velo che oscurava il cielo e ho visto divampare nel fuoco il telone sui cui avevano dipinto finte stelle e tristi pianeti solitari. Ho tremato come un bosco in primavera quando ho scorto che in quell'al di là vive una bellezza indicibile e le mie dita hanno cominciato a suonare la melodia che tu puoi riconoscere. 

Tremo di vita custode della soglia, lo senti?

Puoi passare solo se il tuo passo è leggero, il passaggio è stretto, mi rispondi.

Ho tolto il filo spinato che ha recintato il corpo delle mie antenate, ho tagliato le corde  che le hanno soffocate, bruciato le parole che le hanno rese polvere, che le hanno mantenute complici. Ho scardinato il giogo che ha piegato le loro fronti verso la terra e le ha addomesticate e rese dure come un sasso piatto su cui si può facilmente edificare un falso tempio. Il mio passo ora non lascia orme.

Hai imparato a volare? Mi chiedi.

Ho imparato a prendermi cura del mio Cielo, coltivando semi di Luce nella terra risanata dall'abuso, dal terrore e dai solchi che lasciano nell'anima. Ho imparato ad aprire le braccia e a non nascondermi, perché l'unico rifugio che può contenermi è quello dell'Amore, che è il luogo dove ho ricostruito la mia vera casa. Sono nata dalla pioggia ogni volta che la compassione mi ha riscaldata e ho il profumo delle viole che sfidano la neve.

Conosci il mio nome?

Il tuo nome è Ashi, colui che apre le porte delle dimensioni. Nelle mie ossa ho trovato il tuo suono, vieni dalla prima vita emersa dall'acqua. Tu ed io ci siamo incontrati quando la terra non aveva età.