Figlie del tuono

13.08.2019

Un respiro. La luce indaco della Galassia entra in te. Un soffio. La vita porpora che hai vissuto torna alla Galassia. Un canto, le vocali del Cielo si aprono per diventare Terra. Una preghiera, il cuore della valle vibra in tutto ciò il tuo occhio può abbracciare.

Di cosa sei fatta Anima Verde, che crei i Mondi Mutevoli mentre entri nel fluire del Grande Tempo? Di aria. Di suono. Di sale. Di tempesta.

Abiti il corpo attraverso quella Luce che entra ed esce e non solo ti cambia ma trasforma tutto ciò che raggiunge. Lo puoi abitare nella bellezza, nella pienezza, non solo nel dolore, è una tua scelta. Allora lo abiterai totalmente, senza niente messo da parte, senza ritardi né procastinazioni, ad ogni attimo la vita è immensa. Così quando lo lascerai, quando tornerai ad essere Vento, non lascerai nulla dietro di te, nessuna vita vissuta a metà, nessuna casa mezza vuota, nessun mattino che non lo abbia temprato la notte.

Da quando ci siamo incontrate, tu silenziosa e rotta ed io incredula a tracciare rotte dimenticate, da quando navighiamo lo stesso mare di stelle, le tue domande sono i varchi con cui entri nella mia dimensione. Allora ti invito a chiedermi, chiedimi e io ci sarò. Chiedi pace e avrai una terra. Chiedi luce e avrai pazienza. Chiedi, ma non qualcosa che non dura, che fa parte dell'effimero, come lo è la tua forma, chiedimi per conoscere.

Così uscirai dall'indolenza e dall'accidia che genera l'ignoranza. Uscirai da quella strettoia dell'illusione e camminerai nella strada che per te hai tracciato prima di venire qui. E' già segnata nei solchi delle tue mani, e già risuona ogni volta che entra ed esce da te il Vero nutrimento.

Quando il tuono ti ha partorito, io stavo cantando una canzone che mi ha insegnato la cascata del Presente. Quando il tuono ti ha chiamata, si è rotto un silenzio che aveva chiuso il mio cuore antico. Quando il tuono ti ha sputata sulla terra, ho pianto lacrime d'oro per onorare il Vento che ci ha precedute.