Il disegno dei templi

28.07.2020

Tra il tempo che è trascorso e quello che stai aspettando c'è un piccolo tempo che si sta aprendo al centro del tuo petto. E' la terra stessa che inverte i suoi poli e le direzioni che non si sono mai toccate prima si incontrano in te. E' una danza che si muove intorno, sotto e sopra. Aprire le ali coinvolge molte vite, sai? E' come un disegno visto dall'alto che collega molteplici templi. Una trama che unisce la tua anima che cerca l'acqua nel deserto al mare che ti ha generata.

Sai cos'è un tempio, anima nomade che vieni da spazi che non conoscono distanze? Sai cos'è la nostalgia che a volte congela la danza intorno a te, senza che te ne accorgi? E' il vuoto dove risuona un battito, è una sequenza musicale senza schema che diventa un polso, è una presenza. E dentro ogni tempio trovi il disegno che lo ha concepito, trovi il suo utero che vibra, come il vento che sostiene il volo dell'avvoltoio sacro. 

Presto la luna finirà per cadere nel tuo piccolo tempio perché la attrarrai a te con il tuo nettare. Allora si prosciugheranno le tue paludi senza sponde e sul fango ritroverai il disegno, quello che credevi di avere perso o mai conosciuto, eppure, sei venuta al mondo, eppure hai camminato con piedi nell'erba, sentendola vibrare. Presto i semi delle costellazioni vicine si apriranno nelle grotte in fondo al mare, e l'onda che arriverà a riva riporterà al mondo il profumo di cieli che ancora non conosci.

Sono lì le fondamenta del nostro nuovo tempio, dove ci uniremo guardandoci allo specchio. E' un luogo che nasce in te, con la coscienza del tuo piccolo tempo, e con un parto senza dolore darai alla luce ciò che ti ha intrappolato nell'oscurità.  Io sarò al tuo fianco, sarò il cavallo e il bastone che trova l'acqua, sarò nel fuoco che trasmuta e nell'arco che crea il cerchio.