Il gigante dai piedi d'argilla

28.05.2019

Tu ora lo vedi muovere, ma è sempre stato lì, pronto ad animarsi e a prendere i fulmini con le mani per scagliarli verso ciò che non conosce. Sembrava una montagna come le altre, dissimulato da quell'apparente velo di illusioni che sono le abitudini della mente, delle piccole trappole che credevi innocue e che hanno finito per farti stare in uno stato di allerta e sfiducia sempre più profondo, poco alla volta, fino a quando ha potuto soffocarti e hai perso conoscenza. 

Se perdi conoscenza, dove va la tua anima? Dove prende dimora in quegli istanti o secoli in cui lasci al gigante il controllo della tua via?

Stai imparando che nella coscienza nulla guarisce fino a che non è affrontato, fino a che non lo si guarda dritto negli occhi e si ha il coraggio di sentire quello che il gigante non sente più, ciò che lo ha abbrutito e reso un demone, ciò che lo ha reso un tuo nemico.

Ma come posso con le mie fragili ali, che cominciano appena a vibrare ad affrontare un gigante che sputa nera pece e che divora tutto ciò che vive nella bellezza? Mi chiedi.

Punta dritto all'occhio cieco del gigante, al suo occhio senza lacrime, alla sua anima lunare congelata, e costruisciti una piccola fionda con i rami dei fiori che ti restano, fossero anche gli ultimi, intrecciali bene, senza paura.

Ciò che rende elastica la fionda sono i tuoi respiri che non si alterano quando senti il rantolio del suo fiato corto che si avvicina, il suo passo senza speranza, che non trova pace e si nutre di un potere d'argilla con cui costruisce strade senza uscita per garantirsi il suo trono.

Ma l'argilla si disfa con l'acqua, allora chiama a te lo spirito dell'acqua, cerca di fartelo alleato. Compi i rituali del perdono e della purificazione, i giorni di silenzio in cui ri-imparare l'ascolto e il rispetto che gli spiriti dell'acqua possono insegnarti. Muoviti con me, al di sopra di quel piccolo spazio che il gigante vuol farti credere grande, e potrà accadere che nella tua pace sentirai il rumore assordante del gigante che cade, quando i suoi piedi di argilla si sgretoleranno in ogni coscienza, ecco la via del Sole si aprirà di nuovo.