Il sentiero scarlatto
Da lassù la grande aquila guarda, volteggia nella sua regale leggerezza, mentre mette insieme l'intero disegno che tu chiami Destino e sente il battito del sole che la conduce verso il sogno degli infiniti istanti riuniti in una goccia.
Lassù ogni goccia conta, perché prima di scendere sul tuo corpo come acqua, è stata impeto e desiderio e infinita dedizione e tremore e liquida scintilla.
Appartieni a un sogno più grande anche se ti ostini a pensarti separata nella tua piccola illusione dell'ego.
Ma io so che un poco alla volta te ne stai accorgendo, che mentre la pressione intorno a te cresce per catturarti nelle spire del crudele serpente cieco tu hai già creduto al sogno scarlatto del papavero che cresce sull'orlo delle strade e non sei più disposta a scambiare la tua libertà per una finestra più grande sulla torre.
Ecco tu hai sentito, e dal momento che il sogno si è fatto strada sul tuo corpo, come quella goccia d'acqua venuta dai mille istanti del cielo, non hai più potuto ignorare la tua natura divina, l'indicibile bellezza che è l'appartenenza, e la semplicità che è meraviglia.
Sei quindi sul sentiero scarlatto, perché hai compreso che la vera Porta è nel cuore e che imparare ad amare al di là di tutte quelle ferite che ti hanno resa ciò che sei oggi, è l'unica via che ti permetterà di scalare la parete dell'indifferenza e della prigionia.
Tanti sono gli ostacoli per chi non si arrende.
Ma se l'aquila vola è perché il cielo l'accoglie.