Il tuo corpo sottile
Tieni queste redini, sono d'argento, sono radici del Cielo. Tieni quel che di te non hai potuto ancora comprendere e seminalo con tutta la voglia che hai di vivere una vita più grande. Bianca come la Luna, senza macchia, senza compromessi, senza sconfitte. Impugna il tuo piacere come l'arca che ti traghetta oltre i tuoi divieti, le paure, i risentimenti. Sali sulla montagna con i piedi diversi, tagliati, scorticati. Hanno resistito ai tuoi tremila anni di sete, ora possono di nuovo sostenerci e fiorire. Possono di nuovo condurti all'ombra della pace.E' il suo profumo che ti coinvolge, non puoi più perderlo, anche se è inafferrabile. Dovunque tu sia, dovunque tu mi cerchi, io mi sveglio con te quando ti accorgi. Non che a me non mi resti un sapore amaro sulla labbra ogni volta che ti giri dall'altra parte e che entri nel tuo vortice di un dolore sordo che si riproduce. Certo siamo sempre insieme, anche allora, anche quando non mi riconosci. Ma quando allunghi la mano nel vuoto e mi trovi, i miei denti splendenti che cantano al sole, il bagliore del lupo che non si lascia domare, l 'eco di mille preghiere che danno forma alle pietre del deserto, ecco in quei momenti il mio cuore è dolce come il miele e la mia Stella danza.Danza per te anima che ti riconosci nella semplicità del fango, anima che non ami perchè ricevi ciò che vuoi.Quando ti arrendi, ecco ti posso portare tra le braccia e muovendoti a spirale consegnarti al flusso, io solo ti accompagno.Ogni particella della tua Luce risplende nei passi offuscati e quando il Cielo ti chiama non esiti.Il tuo corpo sottile si sta colorando di foglie di mirto, di papaveri, di cristalli di resina che proteggono la tua strada polverosa. Perché nulla succede fino a che non sei pronta, fino a quando tu non decreti con la tua danza a spirale che la vita che vuoi è profonda più del mare, è selvaggia come il parto, è indomita e inviolabile. Vince sulle tue tanti morti.Di te mi innamoro quando ti raccogli.E afferro una nube perché tu possa accarezzarmi.