Il tuo fuoco
Non c'è nessun passo che tu possa fare senza il tuo fuoco, eppure non lo conosci ancora. Non c'è nessuna parola che puoi formare con la tua lingua senza quel fuoco, eppure ancora non distingui le false luci che creano falsi mondi dalla luce vera. Per questo parli una lingua di guerra, bruci e non ti accorgi di ciò che si sta consumando di te.
Quella luce che tu chiami Stella, Coscienza Solare, quel calore che chiami i tuoi giorni, in cui ti espandi e con cui ri-nasci alla fine della notte, è la radice del tuo fuoco. Sai ringraziarlo, onorarlo, sai sederti a conversare con il suo spirito, sai offrire invece di chiedere?
Sai ballare con il tuo fuoco? Sai guidarlo là dove il ghiaccio impedisce alla tua vita di fluire, sai chiedergli di cambiare colore, intensità, ritmo, sai coglierlo con le mani piene di speranza dal petto fertile di Madreterra, sai ridere con Lei e farti guidare nelle dimensioni dove c'è freddo e profondità abissali?
Sai chiedere perdono al fuoco quando sei assente, mentre pensi di essere presente, perdono per averlo temuto, per averlo nutrito con false credenze, per lasciare che divori senza controllo le tue viscere mentre tu ti credi altrove, mentre continui a camminare come se la vita che conosci non stesse cadendo come cenere dal cielo e non venisse violata l'anima dell'albero che ti ha generato?
Alzati non è più tempo di giacere con tua ombra. Togliti i vestiti delle tue abitudini e percorri nuda la strada che ti indica il Sole. E anche se ti sei lasciata carbonizzare mentre pensavi che succedesse a qualcun altro, in un altro tempo, in un altro mondo, in un altro luogo, il Sole ti darà le sue lacrime per ricostruire il tuo corpo bruciato. Lacrime d'oro per entrare in quel poco di acqua che è rimasta in te, la compassione.
Così ritroverai ciò che è il fuoco di questa tua incarnazione, il poterti UNIRE con tutto ciò che vive.
C'è l'acqua nel Sole ma la puoi trovare solo conoscendo chi SEI.
Io ti aspetterò al principio della musica.