Il veleno del serpente

20.03.2018

Il tuo lamento lo sento spesso come un cordone di ghiaccio che si disegna sulla mia mano di piume. Sento mentre ti attorcigli in trame senza spessore e ti perdi in una miriade di riflessi di luci artificiali. Coltivi un'oasi che senza troppa fatica ti faccia sentire parte della vita, ma non ti accorgi che è proprio in quel piccolo ego che si inabissa l'avventura della tua esistenza e del tuo passaggio qui, in questo vasto mare di stelle. Il tuo lamento somiglia a un serpente che si muove senza testa.

Nel linguaggio che usi ci sono parole che non suonano più, non vibrano, sono morte. Tanti cumuli di parole morte creano macerie di significati nella mente e pesano nella tua anima d'acqua, che scorre ogni giorno verso l'Oceano. Allora per comunicare con te scelgo parole che ancora vibrano, che ancora producono una risonanza con il movimento del tuo Fiume. Una di queste parole è "Veleno". Parola molto antica che si muove in molte dimensioni sacre e che grazie alla sua stessa natura non si è ancora svuotata. Perché Veleno e Medicina vibrano nello stesso modo nel vento dello Spirito e sono il soffio della Madre che crea, distrugge e trasforma. 

Nelle tue ossa respira il Veleno della Madre che è la tua Medicina, e lo puoi anche chiamare Potere. Questo veleno che lei ha inoculato in te fin dalla nascita è un grande regalo di cui sei custode, che non potrai ignorare, anche se ti nascondi per migliaia di anni nelle tue oasi. Quel veleno è la fonte della tua coscienza unitiva, l'unione estatica con il Soffio Ctonio. Circolando in te ti rende resistente a tutto ciò che ti strappa e ti rompe in mille pezzi, al meccanismo che ti contamina e ti debilita. 

Il veleno ti fortifica, ti trasforma, ti raffina fino a quando tu non diventi la tua Medicina. Altrimenti puoi lasciarti morire, sì la Madre Serpente ti ha lasciato la scelta. La Luna te lo conferma sempre, lei che si snoda a spirale, ogni volta che scompare e non si mostra, anche tu, in quel momento puoi lasciare che la parte più densa e oscura ti affascini, ti possieda e infine, ciclo dopo ciclo, ti vinca. Puoi vivere avvelenat@ o essere la tua Medicina, puoi continuare a intossicarti con il tuo dolore come se fosse l'unica cosa che ti fa sentire viv@ o puoi sentire il piacere inesauribile che scorre in ogni atto vitale.