In cerca di te

27.10.2020

Mi chiedi come arrivare da un luogo all'altro della tua coscienza, ma la tua mente crede nella linea che collega i punti nello spazio e ti gioca brutti scherzi. Perché invece di fare domande non inizi a toglierti l'elmo che ti impietrisce i pensieri,  e ti mantiene nell'arroganza del tuo voler capire, quando nulla di nuovo può entrare se non incontra il vuoto?

Prova a ritornare indietro e ricordare i tuoi primi passi, quelli che scoprivano lo spazio immenso, nuovo e ricco di possibilità. Non c'è mappa della tua anima che stia al di fuori del tuo corpo fisico, eppure ti evolvi a spirale in dimensioni e non luoghi che ci collegano alla danza cosmica attraverso lo stato dell'Amore.

Per quanta densità tu produca con le tue paure, le tue frustrazioni, gli stati di separazione, le amnesie del cuore, il fuoco eterno che è al centro del tuo Essere è integro. E' puro. E' sempre vivo.

Non si può alterare, ma ti rendi il lavoro difficile per poterlo raggiungere, per poter veder brillare la sua luce e farti trasformare. Perché la vera domanda che mi puoi porre è: "Come imparo a percorrere la via dell'Amore?"

In questo modo crei il cammino e trovi il tuo passo. Caduta dopo caduta, imparando a rialzarti e a lasciare i pesi. Proprio come hai imparato a camminare con il tuo corpo fisico. Lo spazio dell'anima però è molto più vasto, e riguarda a volte molte vite e molte morti che hai attraversato.

Nella dimensione invisibile agli occhi ri-trovi i tuoi doni, i tuoi abissi, le tue coordinate celesti, la vera dimensione e il significato del tuo andare. 

Cercando il potere della tua libertà, che invece tante volte hai delegato e messo nelle mani di chi ti ha tolto la responsabilità del tuo cammino.

Fammi le buone domande e io ti risponderò con il tamburo, con cui puoi volare.