Infiorescenza

11.04.2023

Se il tuo cuore fiorisce te ne accorgi? Sono forse quei petali scuri e ruvidi a risvegliarti la notte e a lasciarti senza sonno, senza forze e senza scampo? Sì, perché dal cuore come puoi scappare? 

Non ti è dato neanche rifugiarti nel declinare del sole, immaginando che al di là del tramonto qualcuno assista a una nuova alba. Non ti è dato di confondere l'ombra con il lasciare andare, né di mancare al tuo destino bevendo ancora un sorso di rugiada.

Da quel profumo credi di fuggire, con passi felpati verso il fiume, come un predatore che prende nel balzo e che strappa la vita senza crudeltà, con rigore e distacco. Credi di poterti permettere di vacillare, come un poeta ebbro, e dimenticare che in cima alla salita la valle è solo una grande distesa di vuoto. Ma sei giunta fino a qui per questo.

Per conoscere, affannarti, salire e risalire, cadere e ogni volta, rialzarti, sempre diversa, sempre cangiante, con un nuovo solco sulla pelle che indica il cammino di Venere.

Sì, sei sulla strada giusta, poiché il tuo cuore ha cominciato a sbocciare.

Solo che ora non puoi più nasconderti, né dissimulare e gioire di false gioie, di plagi superficiali e di labirinti brillanti che placano la mente ma offuscano il cuore.

Tu ora stai entrando con passi inesorabili nel più fitto mistero del grande ossimoro che regge l'umana esistenza: più conosci più ti arrendi all'inconoscibile, più ti pulisci e più si accresce la tua sete di purezza, più senti e più rallenti, più ami più grande diventa lo spazio e il tempo del tuo amore.

Come un contenitore che aumenta la sua capienza man mano che accoglie, il cuore non ha veramente limiti. Come il vuoto che si incontra sempre più andando in alto, così il mistero che hai cercato di svelare ti ha svelato finalmente.

Ora lascio a te una nuova scelta: saprai custodirti come un angelo o metterai il tuo vuoto conquistato in mano a chi vuole solo riempire i suoi buchi?