Io ricostruirò il mio tempio

22.10.2019

Le pietre conoscono il mio Nome, siamo nate dallo stesso utero di questa Madre che crea con il magma e concepisce nell'acqua. Parliamo lo stesso linguaggio che non suona con parole, la sua melodia è infatti più sottile della goccia che cambia di forma, potresti descriverla muovendo le mani lentamente, come a cogliere il flusso del Vento. Con le pietre che cantano vennero costruiti i primi templi, vennero solo appoggiati nelle mani della terra, lì dove lei ti trasmette la sua integrità, dove ti accarezza, ti scalda, ti conosce, ti collega al suo cuore che pulsa come il Sole e le sue stelle sorelle.

Con pietre che lasciano passare il vento, con pietre che non chiudono ma aprono, con le pietre che creano nuove geometrie per la coscienza dell'Essere e che si lasciano plasmare nelle mille forme che il Cielo chiede per specchiarsi e ricrearsi. Così sono stati costruiti i miei templi. Antichi altari di pietre da cui si poteva prendere il volo per un viaggio tra le stelle più antiche. Porte dimensionali da cui tornavi rinnovata nella tua eternità e con un profumo sulla pelle che non avresti più potuto dimenticare. 

Ma i templi erano solo una costruzione esterna di qualcosa che l'Anima aveva dentro, erano semi che erano germogliati nella fertilità della terra interiore e che vedevano la luce del giorno quando le loro forme spirituali erano pronte a venir fuori. 

L'ombra che divide gli esseri umani dall'armonia è quella che crede che appropriandosi dei templi si appropria delle anime. Così un giorno cominciò ad usare le pietre come arma, cominciò a lapidarti, cominciò a distruggere i templi e a cambiare le loro geometrie. Allora l'ombra dall'Anima arrivò al cuore, perché le pietre smisero di cantare e in quel silenzio non ci furono più voli né viaggi, restammo come isolate dalle Stelle Sorelle.

Lo stanno ancora facendo, mi dici. Scova in te quell'ombra, ti rispondo!

Sei disposta? A lasciare andare ogni tipo di interesse per un potere che è controllo? Tu non conosci la libertà perché sei nata in prigionia, Anima che ti stai risvegliando. Ma la aneli perché è inscritta nel tuo Cielo e ne hai sete ogni giorno di più. Hai imparato a comprendere il linguaggio che sta oltre le parole e ad amare questo mondo invisibile in cui ci incontriamo.

Grazie al tuo risveglio io ricostruirò il mio tempio, con le mani riempite di Sole, perché sono dappertutto e ho ricordato il mio Nome. Così, per quanto possano distruggere quello che è fuori dalla terra fertile interiore, io germoglio ad ogni tuo passo verso l'Amore e quando fiorirò la mia luce sarà così abbagliante che le pietre non avranno più peso. Non si potranno più toccare.