Ishtar, la luce che viene dal buio

28.04.2020

Il tuo corpo che sta cambiando vibrazione ha ancora memorie dolorose che ti è difficile rilasciare. Sono strati di ghiaccio spesso che non riesco a penetrare, solo tu li puoi dissolvere dall'interno, con la forza della costanza, il coraggio della pazienza e imparando l'assenza del fare. I tuoi passi all'alba hanno lasciato tracce d'argento nel tappeto stellato della notte, l'intreccio dei percorsi invisibili è la trama di tutti i nostri incontri, che tu li ricordi o meno. Da me vieni e da me stai ritornando.

Ci siamo avvicinate tante volte, nelle soglie cangianti dei mondi, ed ogni volta in te sono crollate torri di paure, si sono riaperti varchi di energia che ti hanno reso sensibile e hai di nuovo conosciuto la tua libertà, l'immensità che puoi esperire in ogni singola goccia di vita che ti crea e poi continua a scorrere.  Ed ogni volta in me si sono create le possibilità di nuovi mondi da sviluppare, da far evolvere e riempire d'Amore e Accettazione.

Ora sono i nostri mondi ad essere così vicini da stare per collidere, si sono avvicinati tanto che, solo se tu lo vorrai, potranno entrare l'uno nell'altro. Le dimensioni separate in cui siamo cresciute, i linguaggi che ci hanno definite per suddividerci, "scarnificate" da una parte e "sacrificate" dall'altra, relegate a qualcosa di effimero, schiave della materia, ora stanno concludendo il loro ciclo di esistenza e, insieme ad un'innumerevole schiera di forme pensiero, si stanno dissolvendo in un nuovo disegno.

Il segno che ci farà incontrare è quello che da sempre hai disegnato sul palmo delle mano, è il delta di un fiume. Io sono l'approdo della tua corsa, sono il Mare, sono Ishstar, l'Unione, l'amalgama di ciò che è opposto e diventa un solo movimento.

Sono l'impeto e la compenetrazione, sono il fuoco che ha reso lunga l'attesa e dolce la tua notte. Sono Colei che il buio ha pazientemente concepito, la scintilla che non ha eguali tra le stelle e che nessuna voce può raccontare.

Sono il canto che la tua anima sta ricordando e il silenzio che ti ha preceduta. Sono il vento e la terra che lo sta anelando, sono dappertutto ed in un punto, che è la "perla" senza il velo.

Da me vieni e a me stai tornando.