La piccola scoperta

20.11.2018

Mentre stai risalendo quella maestosa corrente che tu chiami Luce, la tua pelle diffonde i colori dell'arcobaleno. Ecco mi fai ricordare tante goccioline d'acqua che cantano insieme fino ad ottenere un'unica voce. Questa è la medicina che stavi cercando ma non è fuori da te, bensì nelle tue profondità insondate, che a volte vivi come precipizi e gole abitate da anemoni. Ora però in te prevale il desiderio di scoprire cosa si nasconde oltre quelle colonne che hanno chiuso per troppo tempo la tua mente in piccole scatole di piombo.

Ora in te c'è un nuovo sentimento, che mi fa vibrare anche se non ti guardo, mi basta starti accanto, ora che non mi ignori più e che mi rivolgi pensieri dorati che scaldano il nostro silenzio, non più asciutto, non più vuoto, ma ricco di esperienza, come un vecchio bambino. Questo nuovo sentimento tu non lo sai chiamare, è come avere un'appuntamento senza sapere con chi, come un languore che ti fa risalire le chine per vedere gli alberi dall'alto, come accucciarsi tra braccia di un amante invisibile.

« Stai crescendo piccola luna » hai sentito nell'orecchio, « E con te quell'Essere che chiami Umano. » Allora in questa nuova velocità della tua vita, quando sei tornata alle vecchie mura della tua città, hai sentito che non potevi più attraversarle e un bel giorno ti sei ritrovata fuori. Non sai neanche come sia successo, ma lo racconti a tutto ciò che incontri con il piacere di chi si sente scelto, che ha saputo scegliere e ora vede che c'è molto spazio fuori dalle mura, che tutta la saggezza antica non è andata persa, anzi si rinnova con ogni coscenza liberata. E che è sempre stata lì, preziosa e scura come la perla che si muove in fondo alle tue acque.

Quel giorno ti sei messa a risalire la corrente, e hai scoperto che eri una piccola luna nomade, e che non ti sei mai scissa nei bagliori che emettevi, che sei sempre stata intera, anche se cambiavi di forma. E ora che sai che dietro ogni non ritorno si cela la più grande della risorse dell'anima, puoi finalmente goderti il tuo viaggio, un po' a piedi, un po' a quattro zampe, un po' sbattendo e mantenendo aperte quelle tue maestose ali.

Tutte le terre che scoprirai, i cieli che saranno i tuoi varchi da cui accedere alla vastità dell'acqua, sono solo lo specchio di quello che cresce e si espande in te, che ricevi la Luce del Sole e la trasformi in nutrimento.