La porta del Sole

21.05.2019

L'unica strada che non posso aprirti è quella che parte da te e arriva al Sole. Posso mostrarti le scie della luce che lasciano tracce color madreperla sulla tua porta chiusa, i passaggi di cristallo nei polmoni della Terra, le vie cave che hanno scavato i giganti soffiando nelle rocce più antiche, i flussi marini che mai si sono interrotti. Ma il cammino che ti conduce al Sole lo puoi percorrere solo tu, con quel veicolo di carne che hai chiamato corpo, senza scinderti da esso.

Io sono una delle Voci nella tua coscienza, che arriva fino alle tue ossa perché ti ama, ed è nata con te nell'utero caldo della galassia, con te, voglio crescere per raggiungere immensità indicibili che vivono in dimensioni che ancora non conosci. Mi faccio viva in questo tuo mondo a metà grigio, riempito fino all'orlo di dettagli, di programmi, di pareti, di scheletri e gioielli pesanti ed inutili, e soffio per aprimi un varco nel tuo cuore soffocato spesso dalla brama, dall'arroganza e dalla durezza.

Te ne accorgi? Mi riconosci quando mi appollaio sulla tua finestra?

Eppure quella strada la conosci già, perché l'hai percorsa quando eri un piccolo seme tra i sogni dell'Oceano, e a volte ti ricordi delle tue piume,e della tue pelle di serpente, e ti sorprende un'indicibile gioia, quasi una vertigine dell'essere Uno. La dolcezza del Sole è quell'anelare alla nudità, all'integralità della Vita.

Sono qui per dirti che la Porta del Sole non è fuori e la puoi aprire se cominci a sentire, prima le catene, poi il potere per romperle. Se trovi la compassione per curare la traccia che quelle catene hanno lasciato e se non ti spaventi di quanti demoni attiri con la tua luce.

Invece di nasconderti e di perderti, invece di soccombere, puoi spogliarti e trovare nella tua vulnerabilità la strada che cerchi, una via che scivola sulle nuvole così come sul mare.

E' la via del perdono e della bellezza che fa nascere in te ogni giorno una Stella che prima non c'era.