Le radici amare

08.03.2022

Sono marce le radici dell'illusione che ha creato il mondo in cui ti sei incarnata e che ora grida disperato, mentre cerca di nascondere la sua agonia. L'illusione del controllo, il gioco del potere, la crudele corsa verso l'annientamento della vita sono un peso che ha portato a termine il suo compito nella coscienza universale. Quell'albero oscuro del dolore, della violazione e della violenza è già divelto da tempo dal vento del rinnovamento nei cuori coraggiosi. Ma il vecchio è duro a cedere il passo perché ha lasciato tante tracce che non sono ancora state trasformate dall'anima della terra, crede di essere ancora vivo e pretende di capovolgere il cielo e la terra perché sa che non potrà mai più tornare in piedi.

Questa è l'illusione: dipende da come guardi la realtà il sapere dove sei, ma ricorda che la negazione della fine prevale quando ad aspettarti sulla soglia dei mondi temi che ci sia ciò da cui fuggi.

Se hai il coraggio di trovare il silenzio nella confusione, la chiarezza nel torbido, se non pretendi risposte facili, non cerchi qualcuno da incolpare per ciò che hai creato per comodità o codardia, allora puoi ancora sentire l'audacia di chi non si è perso, di chi non ha rinunciato ma sa lasciare andare ciò che ha le radici marce.

Un passo dopo un altro sarà la strada a trovarti e a farti arrivare oltre questo vuoto. Oltre l'amaro che ti chiude il cuore, oltre la propaganda del capro espiatorio, oltre la cultura del più forte, giungerai al sogno dolce di ciò che è semplice e non ha bisogno di strategie per respirare.

Un nuovo albero guardiano dell'umanità è già forte abbastanza per prendere su di sé la guida di questa terra che sta riorganizzando i suoi intrecci con gli Esseri Stellari.

Sono intrecci, non patti, non alleanze, sono tessuti di molteplici  vite nel tempo che ricordi e ricordiamo insieme, affinché risuonino e richiamino all'infinito nel telaio della galassia.

Trova ciò che è ancora integro in te e piantalo nella nuova terra del tuo cuore.