Liberando dal dolore

24.09.2019

Ecco si apre una distesa di terra sconosciuta davanti a te, puoi correre come un animale selvaggio, sentendo il tuo cuore risuonare come un cristallo antico, temprato da secoli di vento paziente. Sei libera dalla paura, dalle sue grosse mani di edera, dalle sue cantilene familiari che ti hanno addomesticato e tenuta a guinzaglio. Sei libera, ma non lo sai ancora, non sai cos'è muoverti senza i legami della minaccia, della mancanza, del dovere, della vergogna, del pericolo, del dolore.

Ti muovi in terreni conosciuti e aspetti qualcuno che ti venga a prendere, qualcuno da servire, qualcuno a cui ubbidire, da cui ricevere attenzione, qualcuno che ti accompagni, o quello che tu chiami  "miracolo" che ti tolga per sempre le catene dal cuore. Che spazzi via la polvere dai tuoi occhi perché tu possa vedere che non ci sono ostacoli tra te e il Sole, che non ci sono gabbie che ti distolgono dalla tua Natura mutevole e lunare. 

E' arrivato il giorno per smettere di aspettare e lanciarsi a capofitto nella vita che si è aperta come una crepa nella montagna che ha dimenticato di essere vulcano. E lasciarti bruciare nel fuoco dello spirito, che non ti consuma, che ti purifica, che ti eleva. Che ti trasforma.

Sei libera, ti dice la tua pelle che riconosce i simboli dell'Origine mentre li indossa nella notte silenziosa, quando lasci il tuo corpo estatico e pellegrini tra le stelle accese. Ci incontriamo, tu libera e io nomade, ancora una volta, nella riva che delimita i mondi. Vieni nella mia dimensione, nuda e vulnerabile, con il passo della madre selvaggia, con la sua pelliccia senza macchia, con i suoi occhi senza età. 

Ti mostro dove puoi radicare il centro dei tuoi mutamenti, per non perderti ancora. Raggiungiamo il Grande Albero, ecco puoi affondare i piedi nel fango e sentire le sue radici. Qui sei sempre Stata e Sei senza tempo in ogni tua transizione, una manifestazione perfetta della Luce. 

Porta nel tuo mondo questa Unione, è semplice, lascia che ti guidi questa nostra complicità, io ti chiamo LIBERA e tu mi ricordi.