Manna

08.11.2022

Cos'è che cade dal cielo e si addensa sui rami del tuo giardino assetato? Cos'è che avvolge il tuo corpo nudo senza far rumore, che dà volume alla luce della sera e fluttua senza perdersi nel fiume cobalto dove viaggiano le anime accompagnate dalla luna?

Hai bisogno di dargli un nome? Di ricordare la musica che crea gli spazi dove il tuo corpo si trasforma in acqua, in fuoco, in vento? Di confermare a te stessa che sei amata, ascoltata, protetta e il Cielo ti dona costantemente il nutrimento per crescere nella Verità, per farti prosperare nella direzione dello Spirito?

Sono le tue credenze ad allontanarti dalla Manna, quelle ferite che mantieni sporche e infette come se fossero trofei, la vanagloria con cui poni il tuo dolore o il tuo pre-giudizio al di sopra del Cielo. Sono i simulacri vuoti chiamati "ideali", che sono in realtà coperture di dominio per menti che premiano i confini di sé stesse, mettendosi a mendicare sui marciapiedi del mare.

Com'è sottile quel filo che ti allontana dalla Fonte, è trasparente come un velo, eppure la tua mente si affanna e si ostina a rinforzarlo, mentre nel tuo corpo un vulcano di grazia e di forza ti mostra che non puoi più procrastinare il tempo della distruzione della gabbia d'argento che ti tiene prigioniera.

E' proprio così, sempre davanti a te ci sarà la scelta. Ti accontenti di vedere la luce tra le sbarre o vuoi prendere il rischio di guarire e sentire che sei infinita?

Vuoi davvero risvegliarti o stai aspettando che qualcuno ti venga a salvare?

Io posso accompagnarti e portarti là dove scende copiosa nei luoghi della tua anima ma solo tu la puoi gustare. Non è astratta, non è una immagine, non è un potere: è energia, è purezza, è trasparenza dell'Essere.

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