Matricosmica

03.12.2019

Quando la tocchi è come l'acqua che muta dal ghiaccio al flusso, non ha uno stato definito, è un passaggio tra le dimensioni, un transito, è un immagine che si compone e scompone sulla superficie di quello che tu chiami specchio. Può essere la Luna, le pleiadi, il pozzo che hai aperto al Sole, la riva del fiume che ti ha vista nascere. 

Quando la respiri è come l'aria fresca dell'alba, ma quando entra in te diventa un colore, la senti dentro e contemporaneamente fuori, come una nuvola di terra che si è elevata e si è incurvata all'orizzonte fino a diventare Cielo. Ha un odore, che riconosceresti tra i mille delle foglie bagnate, ha un sapore che non riconosci eppure è quello che ti fa sentire a casa.

Quando l'ascolti ti sussurra parole in un linguaggio che non riconosci ma sai che sono antiche perché fanno schiocchi e fischi come il glicine e i serpenti. Quando l'ascolti senti quella vibrazione che ti vibra tra i denti come se fossi tu a parlare. Quando l'ascolti i fantasmi che ti aspettano sulla soglia di casa diventano solo ombre di alberi e non hai più paura di diventare un cerchio d'acqua nel grande oceano.

Quando la vedi spesso hai gli occhi chiusi, e non è nella rugiada ma nel suo riflesso, non è nei colori ma in quello che ti lasciano nel cuore, non è nella profondità dello sguardo che vede ma in ciò che ti permette di vedere. Quando la vedi spesso è solo un frammento del mosaico che non puoi comprendere nella sua complessità e se la percepisci come una carezza sulle palpebre è perché vuole essere ricevuta come un viaggiatore che ha attraversato un continente incontrarti.

Sei tu che stai mutando.

Puoi chiamarla soffio della Matrice che è acqua quando comincia ed è acqua quando si dissolve. Puoi chiamarla Mare Profondo del Cuore, Telaio Cosmico in cui crei e sei Creata. Puoi chiamarla Gioia.