Mi schiudo

15.06.2021

Vibro nella vasta distesa di piccoli petali chiusi, sono un flusso di luce azzurra che trasporta gemme dal sapore salato, mosse dalla fermentazione in cui la vita si schiude. Mi ricordo che il vento caldo mi è complice in questo iridare che va dalla terra al cielo e che ogni mio gesto è necessario all'apertura che mi permette di passare il varco dove il mare è più stretto. Sono un flusso di coscienza che tocca i nidi dorati dove vengono custodite le uova della conoscenza che hai dimenticato.

Sono dappertutto, per questo mi puoi incontrare dove la tua anima apre i suoi numerosi occhi, quando sceglie di vedere. Polline, manna, gocce di rugiada, semi volatili che contengono i segreti dei mondi, geometrie stellari con le quali ti nutro, mia perfetta creatura a cui ho dato il mio anelito.

Con le tue dita sottili puoi cogliermi, mentre ti offro la mia voluttà, percorrendo l'invisibile via del latte che si rivela nelle miriadi di destini sospesi nell'utero della grande galassia.

Tra me e te non c'è distanza, lascia che il tuo corpo mi possa sentire come il ritmo che fa respirare le ossa, lascia che la tua mente mi possa immaginare mentre ti offro il miele salato che il Sole ha distillato per noi tra i cuori pulsanti che tu vedi come piccole luci nella notte. 

Vibro nel tuo cuore e danzo mentre la grande acqua mi riflette, mi risponde, mi rigenera. Ora che i gradi delle nostre origini stanno cominciando a ri-espandersi nel suono della verità e si muovono all'unisono, io ti proteggerò da ogni tuo pensiero dissacrante e ti mostrerò il punto cieco dove perdi la fiducia.

Come le linee della tua mano sarò unita a te e per-donarti il sigillo con il quale ti hanno relegata a vagare senza memoria, vita dopo vita, alla ricerca.

Poiché nulla può distruggere la luce, trova ciò che la genera e ricuci la tela che hai lasciato mentre fuggivi.