Mille e una nota

09.11.2021

Nidifica nell'albero più alto l'uccello del Tempo che nasce ogni duemila anni. Il suo volo annuncia la disfatta di un'era e i suoi piccoli vivono già lontani nei giorni a venire. Ha mille e una nota il suo canto, così non lascia addormentare il Sole e mantiene la coscienza risvegliata fra le stelle. Le sue piume sono iridate come la schiuma del mare, perché dal mare proviene il suo pianto, l'urlo che irrompe e ritorna a riportare il sacro giglio sulla terra stanca.

Le anime che sono già morte dentro i corpi vivi ne hanno paura perché quando lo sentono cantare non possono dimenticarlo, e la memoria può tornare, impietosa e improvvisa a caricare la vita di tutto il suo senso siderale.

 Le anime che viaggiano tra i mondi lo scorgono all'imbrunire, mentre offre la sua danza al fiume antico, che non ha mai smesso di chiamare da questa parte della Grande Spirale coloro che credono di essersi perduti. Quei movimenti portano la pace nel Tempo che verrà, anche se il suo cuore ora è divorato dal fuoco che non conosce la calma.

- Porterai il Cielo con le tue ali silenziose che si aprono di notte, quando la notte sarà il solo Tempo che conoscerà l'anima umana. Questo è il suo mandato.

Per questo lo senti volteggiare nei tuoi sogni paludosi, e anche se non lo vedi, la sua presenza lascia segni e cerchi nel tuo corpo al mattino. 

Sarà il cuore a dirti che è arrivato, che ha cantato per te l'armonia che fa piangere la montagna. Ti accorgerai che sta volando accanto a te perché nessun dolore potrà più allontanarti dal Cielo, e quando scivolerai tra le sue ali di seta scoprirai che non c'è più Tempo.