Nella pelle dell'altro

07.08.2018

Il vento bussa alla tua porta, è venuto a chiamarti. Hai aspettato senza saperlo quel segnale che solo tu potevi riconoscere, anche quando c'eri ma non sapevi chi eri. Ora distingui bene la voce che ti vuole allo scoperto, che ti incita a lasciare quel posto sicuro ormai stretto, ormai vecchio, che conosci a memoria, perfino nelle infinite pieghe che la mente ci ha scavato dentro per renderti difficile ogni fuga. Quando comprendi che è per te quella chiamata, il cuore sembra uscirti dal petto e rimbomba forte nella gola, come se volesse riempirti la bocca. Una lunga barriera di parole indistinte si addensa e si accumula come nebbia nella lingua ma subito si dissolve nel tuo nuovo silenzio. 

Nel momento in cui rispondi e vai oltre la tua stessa soglia di resistenza, il vento ti toglie la pelle che non ti appartiene. Te la strappa senza dolore, se ti fai complice di quella invisibile mano del cielo. Quando eri nella pelle dell'altro, l'altro te, quello che ti hanno cucito addosso, l'altro modo di vedere, gli altri occhi, quelli ciechi, l'altro in uniforme e conforme, l'altro che era più importante, l'altro scaltro che spesso stava dalla parte dei bottoni, l'altro Essere che faceva patti e firmava senza sapere chi era. L'altro che non eri tu, viveva per te, vincente o perdente, una esistenza fittizia in una dimensione stretta tra i mondi che la poca Umanità crea continuamente per mantenere verosimile la Separazione.

Ora, quei brandelli di pelle girano vorticosamente verso l'origine del tuo tempo, li puoi vedere allontanarsi, come simulacro vuoto che fa ritorno lì da dove era venuto, un lungo fardello che ora, solo ora sembra leggero, spostato dall'aria verso un luogo sconosciuto. 

Quando riesci a guardarti, a ritornare a te, mentre il vento ti veste di una nuova pelle, ti riconosci? Ti vedi parte di quella matrice splendente che si muove a spirale prima di entrare e uscire dai tuoi polmoni? Quel soffio che ti ha dato il vento è per Sentire, se vuoi Essere Umano, la pelle ti serve per questo. E' una meravigliosa rete dorata che ti unisce al soffio di tutto ciò che vive.