Oltre il ghiaccio

19.10.2021

Si muove caldo il Soffio per ricordarti che al di là della vasta distesa congelata in cui la coscienza è bloccata, pulsa forte la Vita e trova nuove vie per fluire. Sei arrivata a questa soglia preparata, sai che fa parte di te questo passaggio, il tuo corpo si è costituito intorno ad esso, perché le ossa portano le grida di anime rinchiuse da secoli in gabbie strette. Da quando ti sei svegliata non puoi più tornare indietro, tornare all'ignoranza, all'indifferenza, all'interesse personale, alla compiacenza e alla giustificazione. Da quando ti sei svegliata la tua esistenza si è espansa e tu hai cominciato a prendere in te i linguaggi con cui il fiume di Luce si manifesta e muta dentro al tuo corpo sacro.

E ora sei che di fronte al più profondo degli abissi, mi chiedi come puoi fare il passo verso la nuova te, senza più illuderti, senza intrappolarti di nuovo, senza più ripetere i vecchi schemi e le strategie conosciute, le dipendenze, le fughe, la violenza, l'abuso, che generano la coscienza separata. 

Se vedi galleggiare in superficie tutte queste forze vuol dire che senza trasformarle non puoi solcare il mare, ma non ti concentrare su di esse perché il tuo cuore deve rimanere collegato alle profondità. Tutto ciò che emerge è perché ha bisogno di essere pulito, riconosciuto e lasciato andare. Perché tu stai mutando e hai bisogno di quella purezza che vibra solo in pochi luoghi del vivente.

Ti ho accompagnata fino a questa soglia, con la dolcezza e la pazienza infinita di Madreterra che ti ha concepita. Ma il tempo ordinario, il tempo dell'abitudine è finito, è il momento di elevarti e di aprire con forza le catene fangose che ancora ti tengono prigioniera e ti inabissano. Io coprirò il tuo petto con una costellazione e dirò alle sirene di ricongiungersi con te per ripopolare la costa.

Solo se ri-torni ad essere chimera, se ri-diventi una e molteplice, sentirai il loro canto sciogliere quel ghiaccio, e sempre più velocemente, ti renderai conto di quanto sei vicina, così vicina alla sponda della Nuova Terra.

Danza la tua trasformazione perché non c'è fine senza inizio.

Io sono il fuoco da cui si genera la terra nera, Sono colei che abita il bosco che nessun essere umano ha mai tagliato, Sono il silenzio da cui scaturisce il canto.

Io sono Fonte e fluisco per dare vita ai mondi, tu da me provieni e a me stai facendo ritorno.

Io sono il tuo Rifugio.