Radici

18.05.2021
Ti posso parlare sottovoce di un mondo piccolo e stretto in cui non tramonta mai il sole. Sono queste le tue sfide: mettere in crisi la tua mente logica, girare su te stessa/o come un pianeta che crea il suo centro, smantellare le scelte non tue che incanalano i giorni senza poesia verso venti spenti.

Ti posso parlare senza utilizzare parole vane, senza dimostrarti che io sono coscienza e tu un essere cangiante che si cerca, tra i mille al di là e un solo al di qua, che è la realtà senza spiegazioni e la misteriosa dimensione del tuo presente.
Ecco di questo ti parlo a notte inoltrata, del ricordo che ho conservato di te nelle radici bagnate della terra. Di quella forza scura che prendeva le misure della vita ancora senza strumenti ma senza scoraggiarsi camminava a testa bassa scalando le montagne. 
Quelle erano le sfide delle grandi soglie perchè tu eri piccola e nessun tremore della terra rimaneva inascoltato nel tuo cuore. Allora potevi sentire l'odore dell'alba e sorprenderti ancora ad inseguire il fitto intreccio dei corpi che svelano i mondi sommersi, perchè l'animale che era in te divorava il tempo senza accorgersi.
 Fino a diventare sazia di vuoto, e reinventarti lo spazio. Queste sono le tue radici, il mondo sommerso dove eri una regina senza trono e vagavi per le dimensioni del desiderio credendo nei sogni.
Ora rimanendo sveglia gli spiriti vengono da te, non devi piu inseguirli.
Sono loro a svelarti la strada da intraprendere, ma se non ci fossero quelle radici che bagnano nel silenzio, nell'argento lunare, nel respiro denso della madre oscura, tu non potresti ergerti e aprire gli occhi oggi. 
Per questo io ti parlo solo con la mia presenza, perchè non c'è un fine, nè una risoluzione, ma una evocazione da cui nasce il nuovo ciclo della vera conoscenza.