Se il cielo cade
I silenzi che ti porti nel mondo sono diamanti che rifrangono la luce dell'anima, sono gocce di rugiada che hanno migliaia di anni e nessuna parola superficiale o indifferente può scalfirli. Sono nati con te ma erano nel nido in cui eri uovo, sono stati prima di ogni briciola di materia che vedi, sono maturati poco a poco, cristallo dopo cristallo, tra le morbide labbra della terra.
Tu spesso ti concentri sul contrario, ti concentri sulla parola, sul suono o sul rumore, perché credi che così puoi comunicare ma non ti accorgi che il silenzio è l'ossatura di ogni movimento che può fare il vento, è ciò che accumuna tutte le creature, insieme l'acqua, al sogno e al respiro.
Eppure sai che ogni parola è simulacro ingannevole per questo decade, si consuma e si dimentica...
Prima di tornare al silenzio, però, devi riconoscere il rumore, la dissonanza, la disarmonia, tutto ciò che ti distoglie dalla verità, ossia dalla musica in cui vibra il tuo vero Essere, tutto ciò che ti rende preda facile, cibo per vampiri, specchio di altrui luci.
Quel diamante che la Madre di ogni vita ti ha regalato è l'unico tesoro che davvero ti appartiene, ed è in te, seppellito da detriti di finte luci, da macerie di falsi templi o da preghiere per idoli estranei.
Non c'è limite all'amore che quella goccia di rugiada ha conservato fino a te, e fino al tuo ultimo respiro, e al di là, ti accompagnerà giorno per giorno, cangiante come nuvola e perseverante come la radice di una quercia.
E se il cielo cade tu avrai il silenzio per attraversare il vuoto, un filo che ti collega alla lingua che precede ogni comunicazione, avrai il frutto e la radice, un ponte verso l'eternità, dove nulla si perde né si disperde ma solo tras-migra.
Togli il velo dalla tua mente scomoda: non è importante quante volte cadi, ma il silenzio che ti circonda di quando ti rialzi.