Sovranità

22.01.2019

Cosa c'è di più concreto del tuo corpo? Eppure se lo guardassi con i miei occhi lo vedresti come un movimento che somiglia, nel tuo mondo, alle nuvole che corrono basse nascondendo la valle. La concretezza è uno degli stati della tua coscienza, e se provi a cambiare punto di vista, come io ti dico spesso, scopri di non essere più concreta di un sogno o di un progetto. Lo so che ci tieni ad essere importante e avere un certo peso, in fondo chi sono io per dirti che  non sei diversa da un fascio di luce che non lascia tracce? Immersa come sei nel mondo materiale, fai fatica a credere a una Voce, venisse anche da una Stella...Ma io ti dico: non temere, perché nel mondo dello spirito ciò che si vede sono i colori che emetti e ciò che si sente è la musica che suoni. Non ti rimpicciolire con quelli che consideri i doveri verso la materia, piuttosto scopri come si crea ciò che hai intorno, partendo dalla certezza che il tuo stesso corpo è, prima di tutto, uno stato dell'energia.

"Allora perché tanto affanno a recintare luoghi, a decretare leggi, a pretendere diritti su ciò che non può appartenere, a togliere a distogliere per appropriarsi. Un lavorio ininterrotto per accumulare, corrompere, intromettersi nell'opera della terra, nel soffio dei corpi, nel transito dei pensieri, nella vita degli animali?"

E' una questione di soglie. Nella soglia in cui siete, la vostra conoscenza è quella di un bambino che non coglie le connessioni tra i diversi elementi della realtà e che dipende dagli adulti per ogni  aspetto della sua crescita. Pochi tra di voi vogliono realmente evolversi all'età adulta perché quella soglia significherebbe assumersi la responsabilità di ciò che si crea o ciò che si distrugge.

Significherebbe riprendersi la sovranità della propria Anima, invece di voler regnare sui mondi che non avete creato. Vederla per quello che realmente è: grandi laghi nei cui cristalli di purezza si riuniscono i Soli e paludi oscure con radici putrefatte e fantasmi che si aggirano a proprio agio come mosche sul concio.

Significherebbe lavare le proprie mani dal sangue che non vi appartiene e svuotarvi delle credenze di chi dietro di voi non è mai stato intero e si è perso dietro a inutili guerre di confine.

Allora di quanto coraggio hai bisogno per riprenderti quello che è il tuo vero Regno, che non è materiale, no. Quanta forza per  osservare l'anima che scorre e cambia e lasciarla libera dalle costrizioni che non ti fanno Essere? Ti posso solo dire che sarai leggera quando regnerai e non avrai bisogno di nessun scettro, non avrai bisogno di simboli per esercitare il tuo potere, perché non ci sarà distanza tra la tua coscienza e il cuore che batte in ogni vita.