Contemplare

10.04.2018

Con te inseguo il profumo degli alberi, la traccia ineffabile della dolcezza con cui la Terra si apre e si unisce al Sole. Da dove ti osservo non vedo distanza tra tu che guardi il fiore e la fragranza che ti permea e ti trasforma. E anche quando tu passi oltre e la tua attenzione si rivolge altrove, dentro il tuo Corpo di Luce resta quel colore, vivo come un nettare o un la trama di un sogno. Sarebbe tutto più facile mi dici, se potessi solo per un attimo vedere con i tuoi occhi. Ma nella facilità la verità quasi mai si svela, e quando cominci ad ascoltare puoi davvero vedere oltre le apparenze. E a volte te ne accorgi, quando chiudi gli occhi ed entri più in profondità nel disegno che appare o nel suono o nell'odore. E ti sorprende che questa enorme quantità di vita stia fluendo proprio ora, come un fiume in piena, attraversandoti, pronta ad essere colta, gustata, trasformata.

 Io per te sono solo una voce volatile, eterica, intermittente, un sussurro che ti accompagna e a volte ti sfiora. Ma tu che stai risvegliando il tuo Essere Uman@, cosa sai di te? Possiedi qualità e capacità sconosciute, inesplorate, altre dimenticate o perdute, ma ti concedi il lusso di innumerevoli, inutili scuse per distrarti e giustificare le tante parti morte della tua Anima. Io da qui lo posso vedere, nel tuo Corpo di Luce si delineano disegni d'ombra, luoghi dove l'Amore del Sole non arriva mai, dove il paesaggio è un deserto cupo e fa sempre freddo. E' li che hai imparato a disumanizzarti, devitalizzando, desensibilizzando, trattenendo nel buio intere regioni della tua Anima. Così puoi sopportare e sentirti un po' al di sopra della bruttezza, della violenza, della vacuità dell'artificio, della vertigine della caduta di senso, del dolore del vicolo cieco e la convenienza della finzione.

Eppure tracciamo insieme il cerchio dei giorni e la trama che si crea con il nostro passo di danza ha chiaroscuri che puoi utilizzare come scalini per elevarti. Il cerchio è il tempio, il cerchio è la perfezione del moto perpetuo, la rotta senza inizio né fine verso la trasformazione della luce in soffio, del soffio in vita, della vita in riflesso della luce. Tracciamo insieme un cerchio in questa tua "terra di mezzo" che ha sete che ha fame, che ancora sente e ascolta e trema quando si inchina al cospetto di un fiore. 

E' questo il senso della contemplazione: creare un cerchio nell'infinito e da lì osservare, accorgersi, essere presenti. E' il tuo punto di vista, la tua Verità che si staglia su quel vuoto che ti appare come il Cielo, dove si muovono gli uccelli o altri Esseri alati che possono parlarti, insegnarti, condurti verso la leggerezza, il linguaggio e il canto. Quel cerchio è il tuo tempio, il tempio è il tuo Cuore, il Cuore è tutto ciò che puoi conoscere.