Il Fiume della Ragione

24.04.2018

La tua Anima è bagnata dalla confluenza di tre Fiumi e quando ti guardo dall'alto posso vedere i loro colori diversi e il loro percorso serpentino disegnare paesaggi erranti. Nel tempo senza tempo, quando tu ancora eri un seme dormiente tra i mille sogni di Madre Terra, al centro del Cielo si aprì una fonte. Così si creò il primo Fiume che rimase fluttuante e cangiante, sospeso in mille forme, ora più denso ora più rarefatto, cominciò a viaggiare sul suo letto d'aria.

Quando la Luce del Sole penetrò nel Fiume Fluttuante scaturì un nuovo germoglio nel seno di Madre Terra, lei aveva già cominciato a desiderarti e a sentirti come una necessità, una sete, un ricordo, una possibilità di mettere insieme più parti di lei che erano ancora separate.  Allora chiese al Fiume fluttuante una goccia d'arcobaleno con la quale la tua Anima cominciò a formarsi.

Dalla Montagna Verde, l'Occhio più alto della Madre, sgorgò un rivolo di   luce, fu il primo vulcano che cominciò a liquefare il Metallo Duro con cui lei aveva ricoperto il suo Cuore profondo. Uno dopo l'altro si aprirono molti vulcani e cominciarono a cantare. Così un Fiume di Fuoco camminò sulla Terra, plasmando infinite forme e rendendo fertile quello che prima era solo un deserto appiattito dal vento.

Là dove il Fiume Fluttuante e il Fiume di Fuoco si raggiungevano, la Vita esplodeva con un movimento brulicante e chiassoso, un passo dopo l'altro Madre Terra ricordava sé stessa attraverso migliaia di voci che apparivano e scomparivano. 

Senza preavviso, un giorno la tua Anima sbocciò e Madre Terra sentì che era il momento di darti un corpo, un veicolo con il quale fare esperienza e profumare con quel tuo eterno fiore Celeste le sue tante forme.  Allora chiese al Fiume di Fuoco di darle la pietra più resistente che potesse contenere quella preziosa goccia d'arcobaleno e dal Fiume scaturì una pietra trasparente e brillante come la Luna.

Quello è stato il tuo primo corpo, lucente e puro, dove l'arcobaleno non poteva occultarsi né alterarsi, dove i suoi colori erano in grado di aprire e penetrare la vita intorno a te e non avevi fame e non avevi sete perché nel tuo Essere non c'erano veli.

Il tuo errare per i luoghi della Madre ti condusse sulle rive del terzo Fiume che bagna la tua Anima. E' un fiume di cui non si vede il fondo, è il Fiume dell'Oblio. Nasce in una grotta a forma di uovo, che inalterata nel tempo senza tempo, nasconde da sempre una porta che divide i mondi della vita da quelli della morte. Un giorno hai voluto bagnarti in quelle acque fredde e il tuo corpo lucente è diventato nero. 

Nel corpo di Ossidiana ora il tuo arcobaleno è visibile solo quando togli i veli della Ragione e ricordi come il vulcano ride, disintegra e rende trasparente anche la più dura delle pietre.