Il volo del grifone

20.07.2021

Ecco che, senza che tu neanche te ne accorga, il grifone vola sopra la tua testa e riporta verso l'orizzonte tutto il cielo che è rimasto indietro. Poiché hai la memoria corta, la  mente ti impone le basse frequenze dell'incertezza, del dubbio e della privazione. Chiedi allora alla balena che danza a spirale di ricordarti il senso di questa tua esperienza fuori dall'acqua, chiedi allora alla leonessa di insegnarti la dolcezza che ha la forza della vita senza crudeltà. La regalità è il dono che assapori quando lasci andare il filo dei giorni a cui ti aggrappi, pensando che ti stia sostenendo, mentre invece è la rete che ti intrappola. 

Ecco che, mentre sopra la tua testa passano stormi di fenicotteri dagli occhi d'argento, varchi senza neanche saperlo la soglia sacra del bosco. E lì, dove prima c'era una parete di vento invalicabile, trovi ad aspettarti uno spirito d'acqua che ti accompagna per mano nel cuore inesplorato del mio grande albero, e ti addormenti proprio dove fa più fresco, tra la rugiada e il muschio.

Una scintilla che non si spegne resta a lungo a scaldare il tuo sogno e ad onorare il tuo corpo attento, perché le stelle a volte bisogna osservarle capovolta, lasciando la paura alla terra e permettendo che il loro linguaggio ti entri dentro come la lava scava lunghe vie sotterranee per arrivare al mare.

Ma credimi, tutto ciò che la tua pelle percepisce, quella carezza sottile che ti chiede di aprire le ali e affrontare l'altezza, quel calore del sole che tu chiami Amore, quella presenza che sono i passi invisibili del tuo Angelo, quella luce che dischiude i varchi tra le dimensioni, tutto questo è il volo della tua anima che finalmente si disseta.

Il volo del grifone, silenzioso, potente, attento, ti sta chiedendo di guardare quanto cammino hai compiuto intorno al tuo Sole, in corpi diversi, e dove ti trovi ora mentre sei sospesa tra la terra e il cielo, mentre sei fiore, pianta, foresta. Mentre sei anima, animale, fiume. Fuoco, sole, danza.

Ricorda, io sono testimone della tua esistenza perché ho assaporato il tuo primo sorriso.