Linguaggio alato

14.05.2019

Da quando senti che potresti anche volare non vedi nello stesso modo le finestre, quegli spazi vuoti che rendono luminoso il tuo rifugio. La tua casa, di paglia, di terra o di stelle che sia, ha bisogno dei vuoti per poter accogliere e lasciare andare, per poter osservare i movimenti del costante fluire del Fiume e riconoscere il tuo odore tra i migliaia che esaltano la vita. Oggi che senti di poter volare, ti senti stretta anche dove prima c'era una bella luce che arrivava da fuori. Oggi, vuoi avvicinarti tu alla consistenza dell'aria, alla perdita di peso, alla corrente che ti intreccia e poi ti disfa.

Mia piccola grande anima-nuvola che non trovi più ostacolo al tuo lento  divenire, sorella di volo, siamo nate sotto la stessa Stella, anche se in luoghi distinti di questo grande disegno a spirale. Per questo posso entrare dalla tua finestra e consigliarti di preparare le tue ali a un grande viaggio, perché sento come te il dolore dei i cuori congelati, del linguaggio alato non compreso. E sento la tua paura quando le dita non afferrano più lo spessore della materia, che si è svuotata, sgretolata, e che avevi usato solo da zavorra per tenerti salda a terra.

Ma sì, oggi è diverso, oggi non credi più nella necessità di quello che ti è stato insegnato, hai imparato a scoprire e credere nella tua verità, quella che ti fa sentire i brividi sulla schiena, quella che ti fa sussultare e sorprenderti di fronte a un gesto che dona saggezza senza chiedere niente. Sei arrivata dopo tanto cammino all'immensa vacuità della Fonte.

Ecco, camminando nel lasciare troviamo ciò di cui abbiamo veramente bisogno, non più identificazioni ma significati, non più ciò che ci somiglia ma ciò che ci nutre. Per volare c'è bisogno di spazio, altrimenti ti ritrovi dentro a una voliera che qualcuno costruisce per chi ha cucito il cuore o l'ha dato in pasto ai pescecani.

Il tuo rifugio è il Cielo, ma puoi volare partendo dalla terra quando comprendi che il tuo spazio sacro è il vuoto, è li che sei creatrice dei mondi che verranno, è lì che ti trasformi e affidi al vento ciò che ormai non puoi più cambiare.

E' così, è oggi che il linguaggio alato si rivela, e lo comprendi perché all'alba ti sei svegliata prima degli uccelli che salutano il sole. 

Ri-svegliata.