Roccia che si scioglie
Camminando sull'acqua mi vedi arrivare, ma i tuoi occhi non possono sostenere direttamente la mia Luce, per questo cadono stelle accese nel cuore che galleggia al buio.
Per questo ti accasci a terra, come addormentata, e il tempo scorre così velocemente che ti sembrano passate ere, mentre è passata solo la vita di un fiore che ha conosciuto l'alba alata e la rugiada di una sola notte.
Non puoi sostenere tanta bellezza, no, perché nel tuo corpo hai ancora i detriti della terza dimensione, del voler avere, dell'imporsi, dell'impotenza, della fatica del vivere, degli inganni, del peso del giudizio che ti rende dipendente e debole.
Pochi intraprendono il cammino della liberazione, poiché togliendo, lasciando, pulendo, ci si allontana così tanto dal conosciuto che non c'è ritorno possibile.
Ricorda: il tuo corpo sta mutando, risponde al Cielo che lo chiama, a volte senti una frenesia che non puoi contenere, a volte ti serve il coraggio di disfare le trame che hai ordito tu stessa, pesanti trame per rimanere ferma.
Sei smembrata: parti di te vivono già in quarta dimensione, ma soffrono la disgregazione, la lontananza, l'incompletezza. Devi affrontare la paura più grande per vincerla: lasciala cadere come un frutto maturo.
Oltre c'è solo l'infinito, un blu intenso che non conosce fissità ed è accettazione di riconoscersi goccia che si fonde all'oceano.
Accompagnata dal cavallo alato mi vedrai arrivare, non potrai fuggire, le chiome degli alberi si apriranno per farmi passare.
La roccia sgorgherà e ricorderà che il suo destino è diventare Acqua.