Vibra

18.10.2022

Hai percorso tante spirali, i tuoi fianchi ondeggiano mentre cammini perché hai imparato a portare il tuo suono sacro nel mondo. Hai attraversato sentieri di polvere, strade di rocce affilate, hai sentito nascere in te la pioggia quando ancora era un colore nelle nuvole, hai ascoltato ripiegarsi il silenzio della sera tra le tue ciglia scure e hai pianto per il sole vermiglio che s'inabissa negli occhi vellutati di chi ami. 

Ora VIBRA, non puoi più aspettare, diventa lo strumento della Terra che ti ha generata e ti ha dato quel guscio che suona, lascia che sia il tuo corpo a emanare la musica che fa innamorare il Cielo.

Vibrare è un'opera madre che trova il suo compimento nell'implosione della gioia, un onda armonica radiante che tocca il suo apice quando il cuore è in grado di riceverla.

Il cuore è presenza, è la dimora del Sé.

Quante volte sei presente nel tuo camminare? Te ne accorgi? Impara allora a divenire chi sei e a essere presente mentre il tuo Sé si trasfigura e diventa un angelo cangiante che ha piedi di terra.

Così dalla piccola/ grande fessura da cui ti concedi di vedere il mondo entrerà quell'onda che comincerà a farti tremare, non di paura, non di insicurezza, ma di gioia, di piacere, di speranza, di colore, di suono.

Non chiederla fuori, nessuno la conosce ancora, è qualcosa che sta scendendo ora dalle stelle amiche per le anime innamorate e selvatiche, per il tuo sì alla vita.

Quando il tuo corpo comincerà a vibrare non fermarlo, non spaventarti, prendi il coraggio di lasciarti andare, seguila come corri all'impazzata nel bosco all'alba, mentre ritrovi la tua libertà e lo stupore di sentirti amata.

Se ti lasci vibrare si apriranno nella tua anima antica le porte delle altre vibrazioni del vivente e sarai corale, plurale. Sarete.